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domenica 7 novembre 2010

CAMILLERI: Io sotto il fascismo ero più libero di voi oggi.



Questa la forte e decisa dichiarazione del creatore di Montalbano.
Ieri infatti lo scrittore italiano si trovava al festival del Cinema di Roma per un incontro con i ragazzi organizzato dalla sezione "Alice nella città". Camilleri commenta così la situazione attuale del nostro paese: 'Si puo' dire ad un giovane solo di essere se stesso, di farsi condizionare il meno possibile da una societa' che finge di darti la massima liberta', e invece ti da' il massimo condizionamento. Io sotto il fascismo ero piu' libero di voi oggi''. 
Parole nette e incisive che l'autore, vista la sua età e la sua indiscussa carriera, ha avuto il coraggio di lanciare come stimolo a reagire, verso i numerosi ragazzi che si erano radunati ad ascoltarlo.
Tra i presenti anche Michele Riondino, l' attore che interpreterà il "giovane" Montalbano in una fiction per Raiuno nella prossima stagione. 
In merito lo scrittore non risparmia neanche la pubblica azienda :'Ho lavorato in Rai 35 anni, ho esordito come funzionario ed ho sempre rifiutato di esserne dirigente. Volete che vi dica che era meglio ieri di oggi? Si', era meglio ieri, anche con Bernabei. Io ero comunista tesserato e non ho mai avuto fastidi da Bernabei. Ho sempre lavorato senza censure, oggi e' un po' piu' difficile''.
Insomma parole che fanno riflettere sia per la cruda realtà che ci raccontano,
alla quale sembriamo essere tristemente abituati, sia perchè dette da un grande autore, capace di raccogliere e rendere coese più generazioni nel seguire le sue opere. 

1 commento:

  1. La mancanza di reazione da parte di una buona parte dei giovani penso,personalmente,sia legata al disincanto,allo sconforto e all'impotenza.E' assurdo,solo per fare un esempio,venire a sapere che i ricercatori di ben 38 università italiane tra cui la Sapienza e Tor Vergata di Roma hanno deciso di ritirare la loro disponibilità a ricoprire incarichi didattici per l’anno accademico 2010-2011 perché “spazzati via” da decisioni aguzzine.
    E' assurdo sapere che proprio a causa di ciò moltissimi studenti non hanno potuto riprendere regolarmente le lezioni rimanendo impotenti,impotenti. Ma di fronte a ciò io credo allora che sia giusto farsi sentire,organizzarsi in forme di protesta,ma il dubbio che tutto ciò possa risultare completamente inutile pende sulle nostre teste.
    Forse ha ragione il nostro Camilleri:è vero che siamo meno liberi,ma possiamo davvero esercitare la nostra libertà e con quali risultati?Non lo so,ma mi vengono in mente le parole di un altro uomo di cultura,l'attore Fabrizio Gifuni “I tagli alla cultura sono i più odiosi,i più incommentabili tagli che siano stati mai fatti,ma sono l'ultimo anello di una lunghissima catena e su questo nessuno deve chiudere gli occhi.” Per rimanere liberi non possiamo permetterci di chiudere gli occhi.

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